Tre voci come mille

Tre voci come mille

8 Settembre 2022 News 0

Concerto per violino, violoncello e pianoforte con Aylen Pritchin, Charles-Antoine Archambault e Francesco Libetta.

Giovedì 15 settembre 2022 alle ore 19.30 nell’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi in programma un nuovo appuntamento della rassegna concertistica organizzata dal Centro Artistico Musicale “Paolo Grassi” in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi. Protagonisti del concerto Tre voci come mille saranno tre artisti di fama internazionale: il violinista Aylen Pritchin, il violoncellista Charles-Antoine Archambault e il pianista Francesco Libetta, che eseguiranno due celebri Trii di Wolfgang Amadeus Mozart e Franz Schubert.

Ingresso a pagamento. Biglietto € 5,00 acquistabile su VivaTicket

AYLEN PRITCHIN, violino
Aylen Pritchin è uno dei violinisti russi più interessanti e versatili della sua generazione. Come ha affermato Bruno Monsaingeon, questo giovane artista “ha indubbiamente qualcosa di speciale da dire ed è dotato di una eccezionale cultura musicale”.
Impegnato in un’intensa attività artistica da solista in orchestra e in concerti di musica da camera. Tra i tanti impegni possiamo citare l’esecuzione del Concerto per violino n.1 di Prokofiev con Teodor Currentzis a Mosca (Russia) e del Quintetto per archi di Schubert con David Geringas, a Rellingen (Germania). Aylen Pritchin ha inoltre partecipato come solista ospite all’esecuzione del Concerto in Sol minore di Bruch a Durango (Messico) e fatto il suo debutto nell’Orchestra Filarmonica Nazionale Russa di Mosca e in quella del Teatro Mariinsky di San Pietroburgo. Negli ultimi anni Alyen Pritchin si è esibito anche con la MusicAeterna Orchstra, con l’Orchestra Nazionale di Lille, con l’Orchestra Nazionale del Tartstan, con l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali”, con l’Orchestra Filarmonica di Mosca e con la Filarmonica Accademica di San Pietroburgo. Tra i direttori d’orchestra che lo hanno diretto possiamo citare Yuri Simonov, Alexander Sladkovsky e Maxim Emelyanychev.
Nato a San Pietroburgo, Pritchin ha compiuto i suoi studi musicali nella propria città natale sotto la guida di Elena Zaitseva e in seguito, sotto la guida di Eduard Grach, presso il Conservatorio Tchaikovsky di Mosca. Nel 2014 ha vinto il primo premio della Thibaud Competition, mentre già negli anni precedenti aveva ricevuto premi in importanti concorsi per violino quali il Wieniawski e il Kreisler.
Nel Dicembre del 2017 l’etichetta russa “Melodya” ha pubblicato il suo terzo album, registrato insieme a Yuri Favorin, e dedicato alle opere per violino e pianoforte di Prokofiev. Ha inoltre registrato altri due album, uno di musica russa per violino (Tchaikovsky, Stravinsky, Desyatnikov) e uno di opere per pianoforte in collaborazione con Lukas Geniusas e Alexander Buzlov.
Grazie al suo grande interesse per le composizioni meno note, l’ampio repertorio di Aylen Pritchin include opere quali i concerti per violino di Schnittke e Martinu e le sonate per violino di Antheil e Feinberg. Nel 2017, il musicista ha partecipato alla prima mondiale delle composizioni di Klaus Lang, Arman Gushchyan e Sergey Akhunov.
Oltre all’attività concertistica, Aylen Pritchin è regolarmente invitato a tenere masterclass presso la Nagold Summer Music Academy (Gemania) e la Fondazione Paolo Grassi di Martina Franca.

CHARLES-ANTOINE ARCHAMBAULT, violoncello
Charles-Antoine Archambault (classe 1986) ha iniziato lo studio del violoncello all’età di cinque anni ed è diventato uno studente junior al Conservatoire National de Région de Paris nel 1999. Successivamente si è trasferito all’Università statale di musica e arti dello spettacolo di Stoccarda sotto la guida del Prof. Jean-Guihen Queyras e all’Accademia di musica di Lubecca sotto la guida del Prof. Troels Svane, nonché a Basilea per un corso supplementare di violoncello barocco con il Prof. Christophe Coin. Si è perfezionato inoltre con i maestri Antonio Meneses, Jens-Peter Maintz, Wolfgang-Emanuel Schmidt e Gary Hoffmann.
Il giovane musicista ha vinto numerosi premi in concorsi nazionali e internazionali, come al Concorso U.F.A.M. di Parigi e al Concorso Internazionale J&A Beare Solo Bach di Londra. Nel 2013 ha vinto il primo premio all’importante concorso per violoncello “Ton und Sicherheit – Mediation of Works in Music and Word”.
Charles-Antoine Archambault si è esibito come solista con la Radio Philharmonic della NDR Hannover, la BR Radio Orchestra e la Janacek Philharmonic Orchestra. È stato ospitato allo Schleswig-Holstein Music Festival, alla Primavera di Heidelberg, alla Primavera di Praga e al Festival delle Nazioni.
Il suo primo album “Le corps des Cordes” è stato pubblicato nel marzo 2015 dall’etichetta Oehms-Classics. Registrato dalla NDR Hannover, il CD unisce composizioni di Diego Ortiz, Isabel Mundry, Johann Sebastian Bach e Francis Poulenc.
Charles-Antoine Archambault è stato primo violoncello solista della German Radio Orchestra WDR Cologne dal 2015 al 2017 e dell’Ulster Orchestra dal 2019 al 2021. Collabora come solista con molte orchestre europee, inclusa la London Symphony Orchestra , la Hamburg Opera House Orchestra, la NDR Radiophilharmonie Hannover, l’Orchestre National de Belgique, la City of Birmingham Symphony Orchestra, la Deutsche Kammerphilharmonie Brêmen, la Brêmer Philharmoniker, la Hamburger Symfoniker, ecc. Attualmente è primo violoncello dell’Orquestra Símfònica de Barcelona e Nacional de Catalunya OBC.
Come musicista da camera, il violoncellista francese ha collaborato con Paul Meyer, Eric le Sage, Jean-Guihen Queyras (Quatuor Arcanto), Heime Müller (Artemis Quartett), Sabine Meyer, Kirill Gerstein, Igor Levit, Veronika Eberle, Torleif Thedéen, Solenne Paidassi, Marc Bouchkov, Peter Buck (Melos Quartett), il Voglerquartett, il Quatuor Ysäye. Collabora regolarmente con Martin Klett, con il quale ha fondato il Duo Ballabile, Sebastian Manz, Paolo Mendes, Jürgen Franz e Roland Gassl (Mandelring Quartett).
Archambault insegna con successo da diversi anni. Durante il suo Master in Pedagogia presso la Musikhochschule Lübeck, è stato promosso Assistente di Holger Best e del Prof. Troels Svane. Nei due anni successivi ha assistito anche il Prof. Jean-Guihen Queyras a Friburgo in Brisgovia. Dal 2020 collabora regolarmente con la Royal Irish Academy of Music di Dublino, sia per masterclass che come membro di giuria.
Archambault suona un violoncello di Jean Baptiste Vuillaume (datato 1865) e un violoncello barocco italiano a cinque corde del Settecento.

FRANCESCO LIBETTA, pianoforte
La multiforme carriera di compositore, direttore e pianista, ha portato Francesco Libetta a tenere concerti nelle sale di tutto il mondo: Roma (Villa Medici, Villa Borghese, Palazzo del Quirinale), Milano (Sala Verdi, Teatro alla Scala, Teatro Manzoni), Napoli (Auditorium della RAI, Teatro Augusteo, Metropolitan), alla RTSI di Lugano, al Lincoln Center di Miami in Florida, a Tokyo e ancora a Catania, Spoleto, Brescia, Livorno, Rimini, Venezia (per la Biennale di Musica), Firenze, New York (Carnegie Hall, Steinway Hall), Londra, Osaka, Stoccolma, Oslo, Parigi, Hong Kong e anche in
Spagna, Vietnam, Etiopia, Romania, Germania, Polonia, ricevendo recensioni entusiastiche da critici autorevoli, quali John Ardoin (che dichiara che, della nuova generazione di pianisti, Francesco Libetta è «il più ispirato e creativo»), Paolo Isotta (che, su “Corriere della Sera”, scrive di «un virtuosismo così miracoloso e un così delicato senso dell’eloquio melodico, da indurci alla domanda: quale altro artista della sua generazione, non solo in Italia, può essergli accostato?»), Matthew Gurewitsch («aristocratico poeta della tastiera con il profilo e il portamento di un principe rinascimentale» – “The New York Times”), Harold Schönberg, scrive che: «maestro di ogni periodo o stile, Libetta è il migliore rappresentante del gusto moderno […] che considera il virtuosismo non come funambolismo, ma come un mezzo, dove il significato musicale è più importante di un tecnica che lascia allibiti.» Francesco Maria Colombo gli riconosce, sulle pagine di “Corriere della Sera”, «eleganza e charme […] uno smalto, uno spolvero di signorilità e di frivolezza, che credevamo perduto negli archivi dell’interpretazione pianistica.» Francesco Libetta ha studiato in Italia con Vittoria De Donno, Igino Ettorre e Gino Marinuzzi, in Francia con Jacques Castérède. A Parigi ha seguito i corsi di Pierre Boulez, Tristan Murail e Pierre-Laurent Aimard all’IRCAM. A Mosca ha seguito lezioni di direzione d’orchestra con Gennadi Rozhdestvensky. Ha fondato ed è direttore artistico del Piano Festival di Miami a Lecce. É direttore artistico, dalla sua fondazione, delle manifestazioni annuali in Val di Rabbi, in memoria di Arturo Benedetti Michelangeli. Ha debuttato all’Auditorium di Napoli con l’Orchestra “Scarlatti” della RAI, con il Concerto K. 595 di Mozart ed il Concerto n. 2 di Chopin, trasmesso in diretta radiofonica. Con la medesima orchestra ha debuttato, anni dopo, come direttore (musiche di Haydn e Wagner). Nel suo saggio sulla storia dell’interpretazione delle Sonate di Beethoven, pubblicato dalle Edizioni del Teatro alla Scala, Piero Rattalino cita Francesco Libetta come il terzo italiano, dopo Rendano e Ciani, ad aver eseguito l’intero ciclo delle 32 Sonate in pubblico. Ha avuto modo di collaborare con numerosi esponenti del mondo musicale e dello spettacolo: ballerini (Carla Fracci; Alessandro Molin; Sophie Sarrote), coreografi (Fredy Franzutti), strumentisti (Trio d’Archi della Scala con Pagliani, Rossi e Dindo; Giovanni Angeleri), compositori (Francesco d’Avalos; Claudio Ambrosini), pianisti (Pietro De Maria, Roberto Prosseda, Ilya Itin, Emanuele Arciuli, Francesco Caramiello), artisti (Anna Caterina Antonacci, Simona Marchini, Michele Mirabella, Maurisa Laurito, Franco Battiato che, dopo averlo invitato a recitare nel suo secondo film, “Musikanten”, presentato alla Mostra di Venezia, è stato il regista di un dvd live di imminente pubblicazione, Denis Krief). Il suo dvd, realizzato a La Roque d’Anthéron da Bruno Monsaingeon, è stato premiato con il Diapason d’Or, e lo CHOC – Le Monde de la Musique. I suoi cd e dvd sono pubblicati dalla V.A.I. (Stati Uniti d’America). Ha fondato e dirige la casa discografica “Nireo”.

 

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