Sonate per violino op.5 di A. Corelli

Sonate per violino op.5 di A. Corelli

29 Aprile 2024 News 0

Domenica 5 maggio alle ore 19.00 nell’Auditorium della Fondazione Paolo Grassi è in programma un concerto interamente dedicato ad Arcangelo Corelli, uno dei massimi esponenti della musica italiana del primo Settecento.
L’Enea Barock Ensemble diretta dal talentuosissimo violinista Gabriele Pro e composta da Marco Ceccato (violoncello), Francesco Tomasi (tiorba e chitarra barocca) e Salvatore Carchiolo (clavicembalo) eseguirà le Sonate per violino op.5 di Corelli.
Il concerto è organizzato dal Centro Artistico Musicale “Paolo Grassi” in collaborazione con la Fondazione Paolo Grassi.
Ingresso a pagamento. Biglietto unico € 5,00 (+10% di prevendita) disponibile su VivaTicket.
È consigliata la prenotazione.

https://www.vivaticket.com/it/Ticket/sonate-per-violino-op-5-di-a-corelli/234598

PROGRAMMA

ARCANGELO CORELLI
Sonate a violino e violone o cimbalo op.V

Sonata I in Re Maggiore

Sonata X in Fa Maggiore

Sonata IV op. 4 in Re Maggiore
(Trascrizione per clavicembalo di Salvatore Carchiolo)

Sonata VII in Re minore

Sonata IV in Fa Maggiore

Sonata XII in Re minore La Follia

Enea Barock Ensemble
Gabriele Pro, violino e direzione
Marco Ceccato, violoncello
Francesco Tomasi, tiorba e chitarra barocca
Salvatore Carchiolo, clavicembalo

NOTE STORICO-MUSICOLOGICHE
A partire dall’inizio del Settecento, a Roma la produzione di musica strumentale si arricchisce della pubblicazione di nuove raccolte sonatistiche, che fin da subito manifestano un rinnovato atteggiamento organizzativo ed esecutivo caratterizzato. Merito di questo cambiamento fu Arcangelo Corelli (1653 – 1713); nato a Fusignano nel 1653, si trasferì a Roma intorno ai vent’anni.
Il suo primo evento pubblico nella città pontificia risale al 25 agosto 1675, quando suonò in occasione della festa di San Luigi dei Francesi. Da allora la sua attività continuò ininterrotta al servizio dei cardinali mecenati Benedetto Pamphilij e Pietro Ottoboni, divenendo subito un punto di riferimento per i musicisti italiani ed europei. La sua opera divenne ben presto un modello didattico, grazie al quale si generò una scuola corelliana, costituita dalla nuova generazione di violinisti. Lo scrittore inglese Charles Burney (1726-1814), nel suo Viaggio musicale in Italia scriveva:
“Mi ha raccontato Mr Wiseman a Roma, che quando arrivò per la prima volta in quella città. Circa vent’anni dopo la morte di Corelli fu informato da diverse persone che lo avevano conosciuto come la sua opera quinta, sulla quale si sono basate tutte le buone scuole di violino, gli sia costata tre anni di revisioni e correzioni.”
Burney testimoniava così, alla fine del XVIII secolo, come i maestri dell’epoca preferissero formare i propri discepoli sulla sopracitata scuola corelliana. L’interesse nei confronti delle sonate di Corelli è riscontrabile anche nel fatto che queste furono oggetto continuo di rimaneggiamenti e di arrangiamenti da parte dei compositori immediatamente successivi; modifiche che non furono mai attuate con lo scopo di migliorarne la forma, bensì con l’intento di celebrare colui che era considerato un Novello Orfeo.
Il 1° gennaio 1700, il maestro di Fusignano pubblicò a Roma la raccolta dal titolo Sonate a violino e violone o cimbalo […] opera quinta presso Gasparo Pietra Santa. Le 12 sonate furono edite con una suddivisione ben precisa, presentando due frontespizi per ogni sezione. Il primo, che introduce le prime 6 sonate, riporta il titolo Sonate a violino e violone o cimbalo, mentre il secondo presenta la dicitura Preludi Allemande Correnti Gighe Sarabande Gavotta e Follia. È quindi evidente l’intenzione del compositore di suddividere l’intero corpus in due parti contrastanti: la prima dedicata a sonate in stile da chiesa, e la seconda in stile da camera. In effetti, Corelli volle così segnalare, in modo da non lasciare dubbi, la differenza tra le due sezioni, l’una caratterizzata da un andamento più grave, l’altra da un carattere decisamente “danzereccio”, per usare un’espressione di Lorenzo Bianconi. Ciò che distingue l’Opera V dalle precedenti raccolte solistiche per violino, è l’aver espresso con equilibrio l’aspetto virtuosistico di composizioni destinate all’esecuzione solistica, senza che questo prevaricasse su di uno stile “classicamente composto”. Corelli morì a Roma l’8 gennaio 1713 e fu sepolto presso la chiesa di Santa Maria ad Martyres (Pantheon), dove ancora oggi si può ammirare il monumento funebre commissionato dal Cardinale Ottoboni e realizzato dall’architetto Filippo Juvarra.

GABRIELE PRO
Citato come “uno dei giovani nomi più emozionanti nella scena della musica antica” dalla rivista Gramophone, Gabriele Pro si sta imponendo sulla scena internazionale come protagonista della nuova generazione di violinisti barocchi. Ha conseguito il master di violino barocco con lode e menzione d’onore sotto la guida di Enrico Onofri. È inoltre laureato in musicologia presso l’Università di Roma “La Sapienza”.
La sua attività concertistica lo ha condotto ad esibirsi come solista o in ruolo di prima parte nei principali festival e stagioni concertistiche d’Europa, Asia e Stati Uniti: MA festival Brugge, MITO settembre musica, Resonanzen Wien, Tage Alter Musik – Herne, Muziekcentrum De Bijloke – Gand, Filarmonica Romana, Pomeriggi Musicali, Festival Monteverdi, Società dei concerti “B. Barattelli”. Ha suonato con numerose orchestre e gruppi da camera, tra i quali: Le Concert des Nations, Accademia Bizantina, Il Giardino Armonico, Academia Montis Regalis, Ensemble Zefiro, Enea Barock Orchestra, Venice Baroque Orchestra, Concerto Romano, La Fonte Musica, Aquila Altera.
Ha collaborato ed è stato diretto da musicisti di fama internazionale quali: Jordi Savall, Enrico Onofri, Ottavio Dantone, Giovanni Antonini, Alfredo Bernardini, Antonio Florio, Alessandro Quarta, Dmitry Sinkovsky, Ann Hallenberg esibendosi in importanti sale da concerto quali: Carnegie Hall, Berliner Philarmonie, Philarmonie de Parigi, Het Concertgebouw, Wiener Konzerthaus, Elbphilarmonie, Teatro Massimo di Palermo, Theater an der Wien, Pierre Boulez Saal, Teatro Carlo Felice, Teatro Dal Verme. Ha inciso per Sony, Glossa, Passacaille, Alia Vox, Arcana, Cristophorus, Tactus, Dynamic, Brilliant e per le radio Rai, Orf, Wdr, BR-Klassik, Ntr.
È fondatore e direttore musicale dell’Ensemble Anima&Corpo con il quale ha pubblicato un album dedicato a sonate inedite di Giovanni Mossi e Antonio Montanari per l’etichetta Arcana – Outhere Music.

ENEA BAROCK ORCHESTRA
Fondata nel 2018 da Francesca Ascioti, EneaBarockOrchestra è nata in occasione della prima esecuzione italiana in tempi moderni della serenata Enea in Caonia di Johann Adolph Hasse*. Il nome dell’orchestra è quindi un omaggio al compositore tedesco, il quale ebbe la fortuna di formarsi e affermarsi sulle più importanti scene musicali italiane. È proprio dall’Italia e dalla capitale ha avuto inizio la nostra storia.
Pur di recente formazione, Enea Barock Orchestra si è esibita nei più importanti festival italiani ed europei, tra i quali: Innsbrucker Festwochen der Alten Musik, Tage Alte Musik – Herne, Festival della Valle d’Itria. Accanto alla compagine orchestrale, Enea Barock Orchestra ha avviato un progetto tutto al femminile, proponendo una formazione composta da ventidue musiciste.
Dal 2019 l’orchestra è guidata dal suo direttore principale, Stefano Montanari, il quale dal 2023 ha deciso di essere affiancato dal violinista Gabriele Pro nella direzione dell’orchestra.

*con il sostegno della Johann Adolf Hasse Stiftung, della Johann Adolf Hasse Gesellschaft Munchen e la consulenza scientifica di Raffaele Mellace.

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